L’aeroporto della Basilicata che sta in Campania

di Mario Giardini

aeroporto salernoCliccate sul sito dell’ENAC e cercate l’Aeroporto di Salerno. Non lo trovate. Direte: Salerno non ha un aeroporto. Invece ce l’ha. E’ a Pontecagnano, 17 km dalla città. Ma l’ENAC non lo inserisce nell’elenco degli aeroporti italiani perché il criterio per esserci, nell’elenco, è di avere un traffico di almeno 10.000 passeggeri / anno. Per capire l’intensità del movimento, si pensi ad un A 320, che è un aereo, medio, da 200 passeggeri. Per movimentare 10.000 passeggeri bastano 50 fra decolli e atterraggi. In pratica, un volo ogni due settimane.

Ma a Salerno non ci sono neanche quelli: nessun volo commerciale scheduled, come dicono gli americani, cioè di linea, atterra o decolla da Pontecagnano. La ragione è chiara: Napoli Capodichino è a una sessantina di chilometri. E muove (dato 2014) circa 6 milioni di passeggeri all’anno: ottavo aeroporto italiano.

Direte ancora: ma per quale motivo lo si tiene aperto, Pontecagnano?   Serve all’Aviazione Generale, che, nel caso, è fatta più che altro dai velivoli del locale Aeroclub. In breve: è una delle tante strutture pubbliche inutili in generale, ma non in particolare: i dipendenti, e gli appassionati del posto e dei rari aerei da turismo che capitano da quelle parti ne traggono ampio e (quasi) gratuito beneficio. Diverse decine di persone, un immeritato stipendio, che paghiamo tutti.

Spenderci altri soldi, specialmente in periodi bui come gli attuali, per ampliare piste e/o strutture, più che un delitto, appare una autentica cretinata.

Spostiamoci di qualche decina di chilometri. Arriviamo in Basilicata. Regione priva di aeroporti. C’è solo, qua e là, qualche aviosuperficie che ho frequentato in passato. In occasione di fly ins, sagre paesane e attività ludiche di vario tipo.

La regione è anche abbondantemente priva di strade. Carente di ferrovie. Piuttosto scarsa di popolazione, anche: 576 000 abitanti. Densità circa 57 abitanti per chilometro quadrato: meno di un terzo della media nazionale. E un reddito pro capite fra i più bassi d’Italia. In questo contesto, cosa fa l’Amministrazione Regionale per collegare meglio la Regione al resto del mondo? Pensa ad un aeroporto.

E per farlo, espatria. Si mette d’accordo (!) con la Regione Campania per dotare la Basilicata di un efficiente sistema di trasporto aereo… che però starebbe fuori Regione. L’intesa prevede di utilizzare 9 mil di euro di fondi europei 2014 – 2020 destinati allo sviluppo Regionale della Basilicata e 23 milioni di euro destinati, dalla medesima UE, allo sviluppo della Campania.

Dove saranno investiti questi denari per potenziare il sistema aeroportuale lucano, oggi inesistente?

Ma è ovvio, signori. A Pontecagnano. Il progetto pianifica di allungare la pista, potenziare l’aerostazione (incidentalmente: ha un solo nastro trasportatore di bagagli, ma in compenso c’è una sala VIP in costruzione), e lavoretti vari in aggiunta.

Trentadue milioni, a casa mia, sono una cifra di tutto rispetto ( 64 miliardi di lirette) e ci si possono fare tante cose utili. Certo è penoso, e ridicolmente inadeguato, impiegarla per trasformare un aeroclub in un aeroporto. Molti studi dimostrano che un aeroporto che non movimenta almeno 10 milioni di passeggeri all’anno, è una intrapresa in perdita perenne. Per tutti. Salvo, ovvio, per quelli che ci campano sopra. E che fanno pagare ad altri cittadini le perdite.

Figuriamoci Pontecagnano. Per fargli muovere 10 milioni di passeggeri all’anno bisognerebbe regalare a ogni lucano, in età compresa fra gli 0 ed i 130 anni, venti biglietti aerei all’anno. Sarà dura, penso. O magari solo costosa, i nostri politici sono pieni di immaginazione.

Infine: per andare da Matera a Pontecagnano bisogna sciropparsi 196 km di strade statali. Bari dista, invece, 66 km, ed ha già un aeroporto internazionale.  Secondo voi, dove si va a prendere l’aereo, se si abita a Matera?

Non vi chiedo di chiamare la neuro. Ma tutti quelli coinvolti in questa autentica idiozia e spreco di denaro pubblico, italiani e europei, non meritano almeno una nutrita salva di pernacchie e una trombatura sanguinosa alle prossime elezioni?

Mario Giardini

PS.  Pontecagnano è solo l’ultimo esempio di follia di politici da strapazzo. Agli inizi del secolo si spesero una quarantina di miliardi per costruire quello che all’epoca si spacciava per Aeroporto di Scalea (vedi foto).

Altra epica intrapresa degli amministratori politici del sud.

Ancora oggi è accessibile solo via strada sterrata.

La pista è in attesa d’essere asportata da un’esondazione del torrente che scorre parallelo.

Ci lavorano persone il cui problema principale è quello di passare il tempo, visto il nulla da fare quotidiano.

E’ base di 5-6 ultraleggeri di appassionati di volo sportivo del posto. Che io sappia, mai un solo volo commerciale vi è atterrato. Anche perché si rischia di ammazzarsi: è già difficile non farsi male con un Sierra biposto come il mio, 6.70 m di lunghezza, e 500 kg di peso. Specialmente quando si atterra sulla 27.

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